CINA. CALEIDOSCOPIO DELL’ARTE 2023

“CINA. CALEIDOSCOPIO DELL’ARTE”

di Andrea B. Del Guercio

La particolarità del Progetto Espositivo “CINA. CALEIDOSCOPIO DELL’ARTE”, è strettamente collegato alla volontà critica di allargare il concetto di ‘comunicazione’, di estendere l’azione documentativa, fornendo cioè al Museo Irpino di Avellino un alto numero di opere-frammenti-documenti, interamente proveniente dalla Cina, per diretta adesione di ogni singolo artista.

La Cina ha assunto nell’ultimo decennio un ruolo centrale nel sistema internazionale dell’Arte Contemporanea. Alla rapida crescita dell’economia e quindi del peso politico nel sistema globale, ha corrisposto la parallela affermazione dell’interdisciplinare dimensione culturale, sostenuta da una diffusione capillare, sia interna che esterna. La cultura artistica ha visto confermata la sua centralità grazie all’attività delle grandi Accademie di Belle, a cui si è aggiunto in rapida successione  l’alto numero di nuovi Musei, sia pubblici che privati e le tre Biennali Internazionali – Pechino, Shangai e Chengdu; anche il tessuto delle Gallerie d’Arte presenta una diffusione in grado di documentare tutte le generazioni e le linee estetiche e ogni nuova tendenza; le Fiere d’Arte e le Case d’Asta con sede a Pechino, Shangai, Guangzhou e Hong Kong, competono, nel settore dell’investimento finanziario, con quelle occidentali diventando il principale hub nell’area Asiatica e del Pacifico. Accanto alla presenza di un altissimo numero di titolari di grandi Società quotate, si osserva l’incidenza e il potenziale sviluppo del mercato interno con un’ulteriore crescita del collezionismo presso le nuove classi  borghesi, frutto di una sempre più distribuita ricchezza.

Ho seguito in questi anni la complessità caleidoscopica del patrimonio artistico in Cina, andando a confrontarmi, grazie alla collaborazione sempre preziosa di Luming Zhang, co-curatrice anche di questo Progetto, con tutte le fasce, generazionali e linguistiche, presenti nelle grandi metropoli come nelle estese aree agricole, scoprendo come questa ricchezza debba essere rappresentata come principio di metodo; attraversare trasversalmente le diverse culture dell’arte ed incontrare gli autori nei luoghi di elaborazione, grazie alla didattica nelle aule di Accademia a Hangzhou e a Shenyang agli Atelier, nelle Residenze d’Artista (Nanxi Academy) e nelle Gallerie (Sui Lu Culture a  Hangzhou), ha rappresentato il processo dei miei soggiorni in Cina fino alla più recente collaborazione curatoriale la Direzione della Biennale di Chengdu, tutt’ora in corso. Lungo questo articolato percorso di conoscenza e di confronto ho verificato come l’attuale patrimonio espressivo si sia caratterizzato ed abbia assunto, rispetto a quella prima stagione degli anni 1980/2000, una propria identità; uno status frutto di un processo di auto-rinnovamento interno, ottenuto attraverso una maturata indipendenza e distanza rispetto ai linguaggi canonici dell’arte occidentale, ma anche conservando, sviluppando e rielaborando il patrimonio e le tecniche tradizionali, testimoni di una nuova complessità di valori. In particolare si osserva come in ogni singolo artista l’originalità espressiva nasca dal confronto tra e dalla inedita combinazione tra il patrimonio esterno e quello interno, tra la relazione con l’attualità dei linguaggi visivi e l’eredità culturale personale, specifica del proprio territorio, della personale relazione con la dimensione sociale, politica e culturale. 

La duplice presenza, la cultura del passato e la sensibilità contemporanea, ci obbligano ad affermare l’estensione di un progetto espositivo articolandolo in tre indipendenti Sezioni.

La prima è dedicata ai maestri nelle Tecniche Tradizionali della Pittura Cinese, con al centro l’inchiostro di china e il costante uso delle carte, contrassegnata dai soggetti di Paesaggio e di Figura; un’area espressiva che può apparire ‘circoscritta’, quindi impenetrabile rispetto alle influenze esterne, ma che in realtà rivela, attraverso la stessa ‘ripetitiva’, straordinarie soluzioni di indipendenza individuale, frutto della permanente ricchezza di un’antica cultura filosofico-spirituale. 

Nella seconda sono presenti i diversi linguaggi della contemporaneità con una Raccolta che include la pittura e la fotografia, l’installazione e la cinematografia, la scultura e il design; un vero ‘continente espressivo’ in grado di moltiplicare quelle soluzioni estetiche ed un impianto analitico-progettuale al cui interno si riconosce la dimensione psicologica dell’autore e l’attenzione-reazione nella sfera del pensiero etico.

La terza sezione è contrassegnata dalla presenza delle ‘nuove generazioni’ dell’arte con una Raccolta ‘impossibile’, assolutamente interdisciplinare e meta-linguistica, sperimentale e tradizionale allo stesso tempo, sicuramente ‘rischiosa’, ma solo così in grado di testimoniarne la straordinaria vitalità del presente. 

Andrea B. Del Guercio, già Docente dell’Accademia di Belle Arti di Brera (Mi), è Membro del Comitato di Lavoro per l’Educazione Artistica e la Comunicazione CNSPCA Ministero della Cultura e del Turismo della RPC Pechino, Cina.

“CHINA. KALEIDOSCOPE OF ART”

by Andrea B. Del Guercio

The particularity of the “CHINA. KALEIDOSCOPE OF ART” Exhibition Project is closely linked to the critical desire to broaden the concept of ‘communication’, to extend the documentary action, thus providing the Irpino Museum of Avellino with a high number of works-fragments -documents, entirely coming from China, through the direct participation of each individual artist.

Over the last decade, China has assumed a central role in the international contemporary art system. The rapid growth of the economy and therefore of the political weight in the global system has corresponded to the parallel affirmation of the interdisciplinary cultural dimension, supported by widespread diffusion, both internal and external. Artistic culture has seen its centrality confirmed thanks to the activity of the great Academies of Fine Arts, to which was added in rapid succession the high number of new Museums, both public and private, and the three International Biennials – Beijing, Shanghai and Chengdu ; even the fabric of the Art Galleries presents a diffusion capable of documenting all generations and aesthetic lines and every new trend; Art Fairs and Auction Houses based in Beijing, Shanghai, Guangzhou and Hong Kong compete in the financial investment sector with Western ones, becoming the main hub in the Asian and Pacific area. Alongside the presence of a very high number of owners of large listed companies, we observe the impact and potential development of the internal market with a further growth in collecting among the new bourgeois classes, the result of increasingly distributed wealth.

In recent years I have followed the kaleidoscopic complexity of the artistic heritage in China, and thanks to the always precious collaboration of Luming Zhang, co-curator of this Project, I have confronted with all the age groups, generational and linguistic, present in the large metropolises as well as in the extensive agricultural areas, discovering how this richness must be represented as a principle of method; transversely cross the different cultures of art and meet the authors in the places of elaboration, thanks to teaching in the classrooms of the Academy in Hangzhou and in Shenyang at the Ateliers, in the Artist Residencies (Nanxi Academy) and in the Galleries (Sui Lu Culture in Hangzhou) , represented the process of my stays in China up to the most recent curatorial collaboration with the direction of the Chengdu Biennial, which is still ongoing. Along this complex path of knowledge and comparison I have verified how the current expressive heritage has characterized itself and has taken on, compared to that first season of the 1980s/2000s, its own identity; a status resulting from a process of internal self-renewal, obtained through a matured independence and distance from the canonical languages ​​of Western art, but also by preserving, developing and re-elaborating traditional heritage and techniques, witnesses of a new complexity of values. In particular, we observe how in every single artist the expressive originality arises from the comparison between and from the unprecedented combination between the external and internal heritage, between the relationship with the actuality of visual languages ​​and the personal cultural heritage, specific to one’s territory , of the personal relationship with the social, political and cultural dimension.

The dual presence, the culture of the past and contemporary sensitivity, force us to affirm the extension of an exhibition project by dividing it into three independent Sections.

The first is dedicated to the masters of the Traditional Techniques of Chinese Painting, with China ink at the center and the constant use of paper, marked by the subjects of Landscape and Figure; an expressive area that may appear ‘circumscribed’, therefore impenetrable to external influences, but which in reality reveals, through the same ‘repetition’, extraordinary solutions of individual independence, the result of the permanent richness of an ancient philosophical-spiritual culture.

In the second the different languages ​​of contemporaneity are present with a Collection that includes painting and photography, installation and cinematography, sculpture and design; a true ‘expressive continent’ capable of multiplying those aesthetic solutions and an analytical-design system within which the psychological dimension of the author and the attention-reaction in the sphere of ethical thought are recognised.

The third section is marked by the presence of the ‘new generations’ of art with an ‘impossible’ collection, absolutely interdisciplinary and meta-linguistic, experimental and traditional at the same time, certainly ‘risky’, but only in this way capable of testifying to its extraordinary vitality of the present.

Andrea B. Del Guercio, former teacher at the Academy of Fine Arts of Brera (Milan), is a member of the Working Committee for Artistic Education and Communication CNSPCA Ministry of Culture and Tourism of the PRC Beijing, China.

Caleidoscopio – Il processo dell’arte contemporanea cinese – Il Viaggio della bellezza

Di Zhang Luming

Forse avrete già sentito nominare luoghi come Shanghai e Pechino, magari avrete letto anche il Viaggio in Oriente scritto da Marco Polo, e anzi avrete sfogliato su Internet molte descrizioni di questo antico Paese dell’Estremo Oriente, ma credo che ancora non lo conosciate, e se verrete qui con il cuore pieno di curiosità, ciò che si presenterà ai vostri occhi sarà una sfilata della bellezza dell’Oriente, ed è una mostra dello spirito umanistico della Cina che può essere toccato direttamente, il È una mostra che può toccare direttamente lo spirito umanistico della Cina, dove le scintille dello spirito del tempo si congelano e si accumulano, trasmettendo e contagiando i nostri pensieri, sentimenti e concetti attraverso le opere d’arte. La mostra è allestita in tre unità, entriamo nel laboratorio dell’arte contemporanea cinese dalle tre dimensioni molto contemporanee di tradizionale, contemporaneo e neonato, la nascita di tutta l’arte sta avvenendo davanti ai nostri occhi, un viaggio intorno all’estetica dell’arte contemporanea cinese, camminiamo qui in fretta, e questo processo è il cosiddetto viaggio della bellezza.

Tutto questo ha avuto inizio in un’epoca troppo lontana per essere ricordata, quando la pittura tradizionale cinese non solo ha ereditato il suo temperamento umanistico unico e la sua identità in termini di tecniche e materiali, ma ha anche ereditato un paradigma classico con grande connotazione culturale e interesse estetico. La connotazione spirituale dei dipinti cinesi è più prominente nei dipinti letterati, soprattutto attraverso la metafora del paesaggio, lo stato d’animo umanistico balza fuori dalla carta; useremo queste opere d’arte per avere un’idea dell’estetica tradizionale cinese.

La tolleranza della cultura cinese verso tutti i fiumi rende l’arte contemporanea cinese ricca e variegata; dalla tradizione multietnica, siamo più bravi a tollerare e ad assorbire i vantaggi delle varie culture etniche, combinati con le filosofie e i cambiamenti locali per formare uno stile unico, quindi in questa parte dell’arte contemporanea si presenta naturalmente una combinazione di globalizzazione e modernità, sia in termini di materiali che di linguaggio artistico, hanno subito grandi cambiamenti. Questo è il risultato dell’influenza della globalizzazione e della modernità. Questo cambiamento è particolarmente evidente in questo ricco gruppo di artisti di nuova generazione, in cui il pensiero sull’arte incarnato nelle loro opere è rivolto al futuro, alle giovani vite e idee accompagnate dalle abitudini di vita coperte dalle nuove tecnologie, e i paesaggi umanistici da loro intessuti sono il patrimonio dell’intera comunità del destino umano, e non sono mai lo stesso paesaggio, e possiamo vedere nelle loro opere sia l’eredità delle tradizioni che la freschezza delle nuove idee. Nelle loro opere possiamo vedere sia l’eredità delle tradizioni sia l’assorbimento di nuove informazioni e conoscenze, e in questo processo di compatibilità e progresso, viene lanciato un nuovo giro d’arte.

La natura mutevole dell’arte stessa ci rende impossibile comprendere il ricco valore dei suoi dettagli culturali con una visione a volo d’uccello. Se questa mostra riuscirà a farci avere un’impressione generale ma non vaga dell’estetica cinese da questo semplice sguardo, restituirà agli spettatori la curiosità per lo spirito dell’estetica cinese, supererà i confini delle idee e delle regioni e creerà un campo d’arte senza confini, permettendo alle nostre menti di dimenticare la tradizione e di assorbire nuove informazioni e conoscenze. Questo è il tema di “Caleidoscopio” che speriamo di trasmettere, permettendo alle nostre menti di dimenticare il tempo e lo spazio e di vagare liberamente.

万花筒·中国当代艺术进程

《美的历程》

张鹿鸣

你也许已经听说过上海北京这些地名,也许也阅读过马可波罗所书写的东方之旅,也可能在网络上浏览到很多关于这个远东古国的描述,但相信你们对他仍然不熟悉,如果你们带着满心的好奇来到这里,映入眼帘的将会是一场关于东方美的巡礼,它是一场能够直接感触到的中国人文精神的展览,时代精神的火花在这里凝冻、积淀下来,通过艺术作品传留和感染着我们的思想、情感、观念。此次的展览设置了三个单元,让我们一路从传统的,当代的,新生的三个极具当代性的维度一同走进这座中国当代艺术的实验室,一切艺术的诞生都正在我们的眼前发生,一场环绕着中国当代艺术审美的旅程,我们从这里匆匆迈步走过,这一过程便是所谓美的历程。

那么这一切的一切都是从那遥远得记不清岁月的时代开始,中国传统绘画不仅在技法和材料上传承着它特有的人文气质和标识,在经典范式上的继承也极具文化内涵和美学趣味。中国画的精神内涵在文人画中更加凸显,尤其是通过山水喻情,人文心境跃然纸上,我们就借着这些艺术作品对中国传统美学一窥究竟。

中国文化的海纳百川使得中国当代艺术的面貌丰富多样,从多民族的传统中我们更擅长包容和吸收各民族文化的优点,结合本土的哲思加以变化形成特有的风格,因而在当代艺术这一部分自然是呈现出一个兼具全球化和现代性所共同影响的结晶,不论是材料上还是艺术语言,都发生了很大的变化。而这一变化在这一丰厚的新生代艺术家群体中尤为明显,其中从他们的作品中所体现出对艺术的思考更是指向未来的,年轻的生命和思想伴随着被新技术所覆盖着的生活习惯,由他们所共同编织出来的人文景观是整个人类命运共同体的遗产,是绝不一样的风景,我们能从他们的作品中既看到对传统的继承,也看到对新鲜资讯与知识的吸收,在这兼容并进的过程中展开一场新的对艺术的巡礼。

艺术本身所具有的各种变化特性,使得我们若只是鸟瞰式观花的过程中或许不能深入的了解其文化细部的丰富价值,若通过这场展览能带领大家从这一简单的窥见中对中国美学得一个虽笼统却不模糊的印象,回馈观者对于中国美学精神的好奇心,突破思想和地域的边界,造就一座无界艺术之域,让我们的思想在其中忘却时间和空间,敞快的遨游,这也就是我们所希望传达的“万花筒”这一主题了。

 

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