Art Advisory, opportunità per consulenti finanziari e private banker – Intervista ad Andrea Del Guercio
Art Advisory, opportunità per consulenti finanziari e private banker
Intervista ad Andrea Del Guercio
Il professor Andrea Del Guercio sarà il relatore di un incontro focalizzato sulle possibilità dell’investimento in arte.
Quale ruolo può avere l’Art Advisory nel sistema della consulenza finanziaria fornita ai clienti di fascia alta? Lo spiegherà il relatore Andrea Del Guercio nell’incontro organizzato da Teseo (“Art Advisory e Consulenza Finanziaria: frontiera o nicchia?”) nel corso del Salone di Risparmio di Milano il prossimo 12 aprile (dalle 11.30 alle 13.30 in sala Red1). La scelta di Del Guercio non è casuale: è titolare della Cattedra di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, dove ha ricoperto numerosi incarichi, quali direttore delle Scuole di Pittura, coordinatore dell’Istituto di Teoria e di Storia dell’Arte, consigliere di Amministrazione.
Ha insegnato presso la New York Studio School e tenuto conferenze nelle Università e Musei degli Stati Uniti, in Germania, Francia e Svizzera, Austria. Ha ricoperto numerosi ruoli di direttore artistico nel circuito Museale ed espositivo internazionale d’arte moderna e contemporanea. Ma, al di là degli incarichi, Del Guercio è tra i maggiori esperti nel settore dell’accessibilità al sistema dell’arte moderna e contemporanea per la costituzione di un diverso e nuovo collezionismo. Con lui parliamo del rapporto tra arte e consulenza finanziaria.
Professor Del Guercio che idea si è fatto delle possibilità della consulenza in arte nell’ambito del più ampio spettro dei servizi di advice finanziaria offerti banche e reti di consulenti finanziari?
Che l’arte è da considerarsi a tutti gli effetti una vera asset class alternativa e il suo mercato rappresenta un mondo interessante e ricco di opportunità da esplorare per chi voglia diversificare i propri investimenti o per la gestione dei patrimoni ereditati secondo formule che non siano solo condizionati dalla dismissione. Gli intermediari finanziari si attrezzano con una vera attività specializzata proponendo il servizio strutturato di Art Advisory all’interno di un insieme di servizi preposti alla gestione patrimoniale. Il servizio di Art Advisory è rivolto a un pubblico sensibile all’arte e al mercato dell’art”, quale alternativa e occasione di diversificazione rispetto ai tradizionali strumenti d’investimento. I consulenti finanziari rappresentano spesso il punto di contatto con il cliente interessato ad investire in arte. Il mercato dell’arte, tuttavia, è una realtà molto particolare e specialistica per chi non ne conosca le dinamiche e le regole. Affinché il cf possa comprendere l’esigenza e rispondere al piacere del cliente di “investire in arte” e proporre poi con efficacia un servizio di Art Advisory, è necessario che conosca una serie di “elementi di base” che caratterizzano il “sistema dell’arte” e le regole che ne condizionano il mercato.
Quindi, quale ruolo può avere l’investimento in arte nella pianificazione del cliente delprivate banking?
Il sistema dell’arte antica, moderna e contemporanea rappresenta ancora una realtà poco studiata dagli organi competenti in materia di private banking. Le dimensioni del suo patrimonio sono tali da risultare un ‘territorio’ ancora di fatto inesplorato e offre, una volta ben compreso, grandi possibilità di investimento.
Rispetto ad altre asset class – come risparmio gestito, il comparto assicurativo e immobiliare- quali sono i punti di forza e di debolezza di questo investimento?
I punti di forza sono le sue dimensioni con un potenziale ancora inapplicato. l’esperienza e la cultura approfondita dei materiali presenti nel sistema dell’arte suggeriscono spazi di sviluppo e di distribuzione del tutto inediti. I punti di debolezza sono le scarse competenze in materia del personale operativo a cui si aggiungono le aree d’ombra che affollano il mercato dell’arte, dai falsi alle valutazioni.
Quali sono in questo momento i trend di maggior successo nell’Art Advisory?
Allo stato attuale sono premiati i grandi autori delle avanguardie storiche cioè del periodo tra 1900 e il 1920) e delle seconde avanguardie, tra il 1960 e il 1970, con un effetto restrittivo del potenziale in campo. Al centro dell’attenzione c’è anche l’arte Usa, nel periodo tra il 1940 e il 1968.