Il giallo nel cuore (PDF)
Su un versante operativo scientifico si è collocato Mimmo Lo Russo nella sua duplice veste di Primario di Chirurgia-plastica e artista; invitato da Eugenio Miccini, Lamberto Pignotti ed Egidio Mucci a intervenire all’interno del Convegno Critica 1 di Montecatini del 1980 con la performan- ce “First Aesthetic Operation”, operando chirurgicamente sull’artista Galezzo Nardini. L’azione performativa si colloca all’interno di una linea di contaminazione tra arte e medicina gia caratte- rizzata da Lo Russo attraverso i valori diversi dell’estetica racchiusi e rappresentati dall’indagine “radiografica” lungo il decennio 1976-1987; un percorso insistito a cui faranno seguito un succe- dersi di nuovi cicli espressivi ancora caratterizzati dall’osservazione del corpo e della malattia.
All’interno di un quadro ampio di esperienze si colloca il Progetto “Il giallo nel cuore” contras- segnato dalla volontà di condivisione dell’Accademia di Brera, dei suoi docenti e studenti, di sostenere in forma concreta la cultura della ricerca, le azioni che possano offrire sollievo alla sofferenza. L’ampia produzione di opere, in questa sede editoriale documentata, ha visto il posi- zionamento centrale dell’iconografia del cuore quale valore d’immagine comune e centrale per ogni artista coinvolto. La presenza prestampata del tema, secondo una consolidata tradizione ini- ziata dalla Pop Art, ma ricollocabile nella primaria stagione dell’icona antica secondo la maniera greco-ortodossa (A. Maksimjuk), appare terreno fertile di una creatività che ha coperto soluzioni linguistico-espressive ed aree tematiche diverse. Sfogliando ogni singolo passaggio iconografico si scopre come centrale di un sistema caleidoscopico sia il dato dell’esperienza umana (A. Lorenzini) e artistica; il dato cromatico appare in grado di rispondere, sia con la sua matericità (I. Forlini), con la vitalità e il contrasto (F. Nacci), ma anche con la sottolineatura espressionista (C. Passerella, A. Ostermayer), ora all’espressione del dolore ora della vitalità (C. Sabbatella, G. De Siati) dell’energia (A. Puce, M. Lodi), della paura (A. Urso e V. Sonzogni) e dell’attenzione al bene, al dato del giudizio scientifico ma anche a quello prezioso dell’assistenza, del sollievo e della condivisione. E’ in quest’ultimo ambito che si colloca l’opera più votata dai medici parte- cipanti al Convegno e firmata da Federico Unia, un giovane artista tra i più attenti al complesso sistema delle relazioni sociali.
Andrea B. Del Guercio