TESTIMONIANZA PER MARIO COLZI – IL COLORE: VARIAZIONI SUL TEMA 1972
TESTIMONIANZA PER MARIO COLZI.
IL COLORE: VARIAZIONI SUL TEMA.
Nel clima di una « ricerca di identità » una frase troppo usata ma un’esigenza fondamentale per numerosi artisti dopo il bombardamento di immagini e proposte rapidamente e superficialmente consumate tipiche degli anni precedenti l’attuale crisi del mondo occidentale, Io studio dei connotati storici del proprio mestiere attraverso le indicazioni della storiografia artistica, il lavoro dell’Antal in primo luogo, e soprattutto la ricerca degli aspetti specifici ed in un certo senso tradizionali che ne hanno caratterizzato il significato, costituiscono la base teorica del lavoro svolto da Mario Colzi in un ampio arco di anni.
Di fronte a questa esigenza di riappropriazione complessiva del proprio mestiere di pittore ed all’interno di alcuni complessi nodi dell’attuale ricerca critica, rimarcherei per Colzi soprattutto il nesso artista-artigiano (l’uomo con se stesso) tramite il quale l’artista ha potuto rivalutare il momento tecnico manuale e individuare neI colore vitalità ed autonomia, scavalcando la vecchia contrapposizione astratti e figurativi e riportando al metodologico, nelle sue caratterizzazioni ideologiche, il momento differenziante. La scelta del colore con le sue riconfermate infinite possibilità di espressione pone credo la possibilità di tirare alcune conclusioni, ecco il secondo momento, artista-operatore culturale (l’uomo con la società) riguardanti la contrapposizione alle indicazioni arganiane e di certa sua scuola di un’arte definita « sociale » e con i conseguenti equivoci creati intorno al termine sociale, forse risultato di una visione semplicistica e riduttiva di una società socialista.
Ora per venire ai risultati pittorici di Colzi, realizzati attraverso Io studio dell’Optical e forse del percorso di Dorazio ed approfondendo le lezioni di Kandinskij alla Bauhaus, si presentano autonomi e personali.
Accanto ad opere che coinvolgono in un rapporto non casuale la musica, logica gradazione di timbri, sono i lavori ultimi sul paesaggio dove in una straordinaria articolazione interna, si realizza con la presenza del solo colore, individuato di volta in volta per il suo significato simbolico ed approfondito in gradazioni esasperate dal colore base, su una griglia geometrico-matematica, la rivalutazione lucida e cosciente del momento emozionale e fantastico di ogni singola persona.