Le ‘lettere profumate’ e le ‘pagine di ascolto’ di Lucrezia Zaffarano 2017

Le ‘lettere profumate’ e le ‘pagine di ascolto’ di Lucrezia Zaffarano 

La Collezione predisposta da Lucrezia Zaffarano si articola lungo due distinte aree tematiche con soluzioni espressive la cui indipendenza rivela comunque l’appartenenza ad uno stile maturo, ad un’area unitaria del pensiero visivo; le condizioni attuali del linguaggio visivo hanno infatti alle spalle un percorso di circa cinque anni in cui, tra diverse stagioni e lunghe fasi di ricerca e di lavoro, sono state sperimentate soluzioni che vanno dalla rarefazione degli elementi iconografici ad un arricchimento tanto intenso da rasentare l’horror vacui; se nel procedere ‘in togliere e ridurre’ la struttura e la dimensione dell’immagine si affida all’idea matissiana del papier decoupè, nell’estrema abbondanza dei dati simbolico-narrativi è determinante l’idea cubista del collages. 

Aggiungere e togliere, incollare e ritagliare, policromia e ‘bianco e nero’, superficie e volume, soggetto simbolico e oggetto materiale, sono i dati di un patrimonio espressivo che si estende e coinvolge e rivisita la dimensione antropologica della cultura e dell’arte, accoglie interamente il vissuto dell’esperienza spirituale cristiana, si confronta attenta con le tracce storiche del costume e con l’immobilità sentimentale del comportamento sociale.

In questo ambito metodologico ed esperienziale la giovane artista, immersa nel processo di rapida ascesa verso la cultura dell’arte contemporanea, ha predisposto la rivisitazione creativa che nell’immaginario collettivo internazionale assume la Città di Salisburgo esaltandosi nei valori preziosi racchiusi del nostro albergo sulla Goldgasse; rivisita e riafferma, suggerisce con sottolineature vitali tutta la dimensione simbolica di un epoca in cui la musica primeggia con lo spettacolo e la letteratura, verso il gusto della spensieratezza e nella leggerezza della bellezza e dell’eleganza, per poi allargare lo sguardo verso i grandi Maestri e le Opere che hanno determinato la Storia della Musica. 

Si osservi come il primo ciclo è dedicato alle atmosfere che circondano la musica e la cultura di Wolfgang Amadeus Mozart, con l’impianto spettacolare dell’epoca barocca ma senza tralasciare le intuizioni per uno sviluppo tragico di una storia troppo effimera; tutto diventa prezioso ed intimo, leggero fino all’eccesso, delicato e femminile con i rosa e gli azzurri delicati di Jean Antoine Watteau; ‘lettere profumate’ potremmo definire queste opere di Lucrezia Zaffarano in cui la stoffa, la passamaneria, il frammento di pizzo, la ‘reliquia amorosa’ di un incontro proibito, il modellino di un abito vezzoso si stratificano. 

Si rileva un dialogo a due voci la collezione dedicata a Salisburgo, Città della Musica, in cui le pagine di musica dei grandi Maestri si accendono nell’incontro con la pittura; seguendo un processo espressivo analitico, quindi di concentrazione espressiva su un vocabolario essenziale,   condotto per sottolineatura in cui la pagina musicale, con il rigore della scrittura e il silenzio astratto delle sue note, incontra la vitalità del colore, la forza del blu e l’energia del giallo. 

Il percorso espositivo tra spazi privati e comuni, l’istallazione di accensioni cromatiche e reliquari preziosi potranno non solo essere vissuti dagli ospiti dell’antica casa ma anche ricordati ‘ascoltando’ questa raffinata edizione.