ILARIA FORLINI: Il giardino d’inverno
di Andrea B. Del Guercio
Lugano, Five Gallery
Con questo nuovo Ciclo Ilaria Forlini conferma la volontà di operare sulla relazione tra tangibilità e liricità, di indagare i rapporti tra consistenza e delicatezza, di documentare la percezione combinata tra estensione e concentrazione; anche questo nuovo sviluppo espressivo si fonda sulla ricerca del confronto dialettico tra aree distinte e valori contrapposti, cosi che il risultato nell’opera si riveli alla lettura visiva una realtà inedita e indipendente. Persistendo nell’impiego di una superficie pittorica sovrapposta e contrassegnata dai valori aggiuntivi e specifici della lastra di ferro, quale ulteriore passaggio di una creatività che ebbe inizio nel confronto con la plasticità della terra, la vede attenta al rapporto tra la dilatazione emozionale della superficie e la premurosa concentrazione al frammento, la troviamo accendere nella distribuzione della materia pittorica, ruggine e colore, l’accensione della miniatura.
Sulla base di un paesaggio atmosferico caratterizzato dalla relazione e dall’interferenza tra le fasce del cielo, della terra e delle acque, frutto di attenzione all’incisione e all’acidatura del ferro, Ilaria Forlini trascrive l’incidenza di solitarie presenze ‘carnose’, isolate forme vegetali e presenze solitarie che nella distribuzione dello spazio, appaiono indicatori di una contrassegnata forma di vita, forme di energia e capacità vitale, in ragione della forza segnaletica del colore.
Il processo creativo della Forlini, dedicato all’estensione visionaria del paesaggio naturale, frutto della riappropriazione della pittura antica condotta su supporti ‘pesanti’, dal rame alla pietra, dal bronzo al vetro, attento alle abbaglianti distese ed al contrappunto cromatico introdotto dalle presenze arboree, si sviluppa non solo all’interno di un sistema di superfici ora ampie ed estese, ora piccole e preziose, tra acquerelli come pagine di un antico erbario. Un percorso espressivo che articola attraverso l’estrapolazione da quei paesaggi e si completa attraverso l’istallazione nello spazio di tangibili forme botaniche, piante grasse contrassegnate da una volumetria metallica, da un’armatura difensiva insistita.
In allegato trovate il catalogo della mostra.